martedì 3 maggio 2016

Captain America Civil War (la recensione senza spoiler)

Niente trama, come al solito, per i film sui quali siete sensibili agli spoiler.

Ma com'è questa nuova opera delle future sorelle Russo? Il tocco di Kevin Feige è stato capace di generare un altro successo? La risposta a questa seconda domanda, a prescindere da come è venuto il film, è sì. Captain America: Civil War è destinato ad abbattere molti record d'incassi. Grazie a lui, Il Libro della Giungla e Star Wars: Il risveglio della forza, la Disney chiuderà un anno decisamente positivo.
Ma il film a te non è che abbia convinto tanto, nonostante la scimmia enorme che avevi sulla spalla.
Cosa non ha funzionato? Il tono finto maturo che si è voluto dare a certe situazioni. Di contro i classici momenti di alleggerimento arrivati, un po' troppo tardi, grazie all'entrata in scena di Ant-Man e Spider-man, senza dimenticare Stan Lee, hanno funzionato molto bene. Non ha funzionato il casting dei personaggi secondari. Se Emily VanCamp, Sharon Carter, ha il monologo migliore del film e riesce a dare importanza al suo personaggio, altrettanto non riescono a fare Martin Freeman e Daniel Brühl. 
"Ho fatto il botto."
Il primo, interprete di una figura destinata a crescere nei prossimi capitoli (sopratutto in Pantera Nera), mi sembra ripetitivo nei gesti e nelle espressioni. Seppure bravo, per ora, in ogni interpretazione mi ricorda Bilbo Baggins. Il secondo è sprecato in un ruolo che è sì centrale nello svolgimento degli eventi, ma non trasmette emozioni. Le stesse caratteristiche che lo avevano esaltato nei panni di Lauda in Rush (accanto a Thor, assente in quest'avventura Marvel) non gli hanno permesso di elevarsi in questa performance. Nella versione italiana, ho trovato, inoltre, fastidiose le voce assegnate in fase di doppiaggio sia allo stesso Freeman che allo Spider-man di Tom Holland, ma questo è un problema locale. Sicuramente rivedendo il film potrebbe essere mitigarsi questo disagio, ma la prima impressione mi ha lasciato perplesso.
"Novità in arrivo."
Una parentesi merita la presenza dell'Uomo Ragno in questo film. In pochi minuti, grazie alla sua interazione con un Vendicatore esperto, riesce ad entrare nelle grazie degli spettatori ed a creare attesa per il suo esordio in solo nel Marvel Cinematic Universe. Il tono più leggero e scanzonato che riesce a tenere nel mezzo della battaglia mette a suo agio lo spettatore. Chi guarda riesce a mantenere un distacco emotivo che non so quanto sia stato voluto in fase di scrittura. Sembra che gli autori fossero indecisi e mantenere il solito tono rilassato Marvel od inglobare qualche introspettività in più, fondamenta del DC Universe. Purtroppo dare un colpo al cerchio ed uno alla botte rischia di far sbandare entrambi. Non vi sono sbandamenti eccessivi, ma lo spettatore affezionato ai Cinecomics li nota. Decisamente positivo, inoltre, vedere zia May poco più che cinquantenne e con le fattezze di Marisa Tomei. Sicuramente un solido incentivo per andare al cinema a vedere il ragno di quartiere arrampicarsi sui muri del Queens.
Iconica.
Altri dettagli che non hanno funzionato. Le scritte cubitali che ci dicono dove si stanno svolgendo gli eventi, fastidiose. Le musiche che, nonostante riescano a sottolineare gli eventi, non coinvolgono e passano totalmente inascoltate.
Ciò che mi ha perplesso. Visione. Forte, autocosciente, dotato di una Gemma dell'Infinito, vestito in giacca e cravatta. Mi ha ricordato un po' troppo il primo Data di Star Trek. Rivedibile.
Una Visione tutta sua.
Per quanto concerne lo sviluppo degli eventi. Seppure sia una storia di intrighi, amicizia e tradimenti, sembra tutto troppo semplice. Le spiegazioni, come quella così dettagliata sugli eventi del 1991, sono fin troppo esplicative. A volte lasciare dei passaggi sotto intesi, permettere allo spettatore di ragionare da solo e di trarre le sue conclusioni, anche con una piccola discussione con gli amici a fine film, è meglio che mostrare troppo.
Zemo si rivela abile, ma la sua macchinazione dai presupposti così semplici riesce a giungere al suo scopo grazie, solo, ad una serie di coincidenze. Nella vita vera, probabilmente, la questione sarebbe scemata dopo mezz'ora.
#teamironman
Ottimi, come al solito quando sono curati dai fratelli Russo, i combattimenti. Sia la scena all'aperto, all'inizio, in mezzo alla folla del mercato, sia quella sulle scale che lo scontro tra i due team di Vendicatori, sono coreografati in modo spettacolare. Persino Wanda, che non entra in contattato fisico con nessuno, riesce ad essere determinante ed incisiva grazie ai suoi poteri, in queste risse dall'alto numero di mazzate. Eccezionale la sorpresona allestita da Ant-Man (con una delle battute più equivoche di tutto il film) e poco coraggiosa la scelta sul destino di War Machine, ma tant'è.
"Mamma che botta!"
I personaggi. Detto di Visione e Spider-Man tocca agli altri. Il Cap è sempre lui; crede in certi ideali e porta avanti la sua convinzione di essere nel giusto. La libertà è ciò che lo muove e le catene dei Governi internazionali non possono imbrigliarlo. D'altronde se i Governi possono muovere i fili dei Buoni possono decidere chi sono i Cattivi (#teamcap). Di contro Iron Man è tormentato dai sensi di colpa, non riesce a vedere il bene che fa, ma viene schiacciato dalla conseguenze, dai danni collaterali (è un civile non un militare addestrato).  Da questo dualismo nascono gli schieramenti. Logica e ragione portano la Vedova e Visione dalla parte di Tony e War Machine non può che sostenere il suo storico amico. Una Vedova convinta fino ad un certo punto della scelta fatta, che rimane sempre un po' titubante.
"Ti offro un caffè?"
Il personaggio secondario con la crescita maggiore è sicuramente Wanda Maximoff. Inizia ad essere cosciente dei suoi poteri, nel bene e nel male, ma l'addestramento da Vendicatore è ancora in corso, quindi non ha ancora acquisito la sicurezza che vorrebbe. Ant-Man ha il suo perché e riesce a portare i toni del suo film di debutto nelle scene in cui appare. Sam Wilson ha, finalmente, qualche giocattolo volante in più ed inizia a colorare l'attrezzatura. Qualche buona battuta per la spalla ufficiale del Cap. Occhio di Falco, che credevo sarebbe stato più presente, è sempre determinante quando appare. Nel suo ruolo di chioccia di Wanda e perfetto, d'altronde è l'unico (che sappiamo) ad essere genitore. Risulta quasi ovvio che sia lui ad avere un rapporto più diretto con lei. Il Falco riesca ad essere incurante dell'enorme potere che Scarlet potrebbe liberare, questo lo mette su suo stesso piano. Ottimo.
"Oh, mamma!"
Discorso a parte meritano Soldato d'Inverno e Pantera Nera. Il primo deve convivere con un passato violento e doloroso nel qual, per via del condizionamento dell'Hydra, ha commesso atti contro la sua natura. Il personaggio interpretato dall'ottimo Sebastian Stan è, suo malgrado, il fulcro della Civil War. Attorno a lui ruotano sia Steve Rogers che Iron Man ed i conflitti che li separano. Pantera Nera si rivela al mondo per vendetta. Dopo gli eventi di Age of Ultron, il Wakanda si rivela al mondo e chiede rispetto. Pantera Nera subisce una perdita importante e decide di punire il colpevole con le sue sole capacità, il suo schierarsi con Stark è istintivo e di comodo (un po' come quello del Ragno), anche perché, a certi livelli, non sempre tutto è come appare.

"So figo e anche tu lo sai."
Captain America: Civil War è un buon film, ma non uno dei migliori della Marvel. La tematica di fondo si è già vista, anche piuttosto recentemente, in Batman V Superman (anche se lì ha avuto conseguenze diverse e trama e montaggio, grazie ai toni cupi, mi hanno coinvolto decisamente di più ). La maggior parte delle scene hanno un senso di dejà-vu che ritorna spesso (giusto per citarne una: la scalata verso fine film). Le scene d'azione sono eccellenti ed i fratelli Russo di regia hanno dimostrato di capirne. Purtroppo, o per fortuna, per realizzare una Civil War servono molti personaggi, ma gestirli sullo schermo non è poi così semplice (non si sa più come giustificare l'assenza di Pepper e questo inizia ad essere stancante e ripetitivo). Sopratutto se all'ultimo devi aggiungere uno pezzo da novanta come l'Uomo Ragno (che, a dirla tutta, ha un gran bel costume, anche se nelle inquadrature strette sembra un po' spugnoso). Non tutti hanno avuto lo spazio che avrebbero meritato e le dinamiche ne hanno risentito. A volte "più grande" non vuol dire "migliore". 
"Giusto per sgranchirmi le gambe."
In una personale classifica dei film Marvel dove Winter Soldier e Avengers si lottano il primo posto e che chiude con Thor - Dark World, con nel mezzo ottimi film, questo stacca di molto l'ultima posizione, ma non si distingue dalla massa.

Nonostante si chiami Captain America, il film, abbraccia tutto il mondo Avengers. Diventa, così, il seguito diretto di Age of Ultron e non il terzo film dell'epopea del Primo Vendicatore. Resta godibile, divertente, piacevole, a tratti lento per le eccessive spiegazioni. Sarà un successo lo stesso.
Spoilerone?



Lingua originale inglese 
Paese di produzione USA 
Anno 2016 
Durata 147 min
Genere Cinecomic

Regia Anthony e Joe Russo 

Soggetto Joe Simon & Jack Kirby (personaggio), Mark Millar (fumetto) 
Sceneggiatura Christopher Markus & Stephen McFeely 
Produttore Kevin Feige 
Produttore esecutivo Nate Moore, Stan Lee, Victoria Alonso, Patricia Whitcher, Louis D'Esposito 
Casa di produzione Marvel Studios 
Distribuzione (Italia) Walt Disney Studios Motion Pictures 
Fotografia Trent Opaloch 
Montaggio Jeffrey Ford, Matthew Schmidt 
Musiche Henry Jackman 

Interpreti e personaggi

Chris Evans: Steve Rogers / Captain America
Robert Downey Jr.: Tony Stark / Iron Man
Scarlett Johansson: Natasha Romanoff / Vedova Nera
Sebastian Stan: Bucky Barnes / Soldato d'Inverno
Anthony Mackie: Sam Wilson / Falcon
Don Cheadle: James Rhodes / War Machine
Jeremy Renner: Clint Barton / Occhio di Falco
Chadwick Boseman: T'Challa / Pantera Nera
Paul Bettany: Visione
Elizabeth Olsen: Wanda Maximoff / Scarlet
Paul Rudd: Scott Lang / Ant-Man / Giant-Man
Emily VanCamp: Sharon Carter / Agente 13
Tom Holland: Peter Parker / Spider-Man
Frank Grillo: Brock Rumlow / Crossbones
William Hurt: Thaddeus "Thunderbolt" Ross
Daniel Brühl: Helmut Zemo
 
Doppiatori italiani

Marco Vivio: Steve Rogers /Captain America
Angelo Maggi: Tony Stark / Iron Man
Domitilla D'Amico: Natasha Romanoff / Vedova Nera
Emiliano Coltorti: Bucky Barnes / Soldato d'Inverno
Nanni Baldini: Sam Wilson / Falcon
Fabrizio Vidale: James Rhodes / War Machine
Christian Iansante: Clint Barton / Occhio di Falco
Francesco Venditti: T'Challa / Pantera Nera
Nino D'Agata: Visione
Gemma Donati: Wanda Maximoff / Scarlet
Riccardo Niseem Onorato: Scott Lang / Ant-Man / Giant-Man
Chiara Gioncardi: Sharon Carter / Agente 13
Simone Mori: Brock Rumlow / Crossbones
Luigi La Monica: Thaddeus "Thunderbolt" Ross
Francesco Pezzulli: Helmut Zemo

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